giovedì 9 febbraio 2017

Stregati dalla Luna


Quanti occhi puntati sulla luna piena, nei secoli in cui di notte non vi era altra luce che quella del cielo stellato. Quanti occhi l’hanno osservata e quante riflessioni sul senso di quella luna, che si fa tonda, bianca, luminescente ogni quattro settimane. Quanti pensieri, quante osservazioni, quante associazioni si sono poste quegli sguardi di quegli occhi puntati al cielo, soprattutto quante riflessioni sul significato di quell’evento sulla vita degli uomini. Un evento così, che certe volte davvero continua a lasciarci con il naso all’insù a bocca aperta anche a noi, che guardiamo da tutto il lucore della nostra moderna esistenza, non poteva non porre interrogativi, stimolare osservazioni, indurre conclusioni.
La cultura popolare, legata alla terra, ci ha tramandato alcune di queste osservazioni: gli animali sembrano eccitati dalla luna piena, i cani abbaiano al cielo, e persino alcuni uomini si trasformano in lupi mannari aggressivi e pericolosi. Secondo le leggende, il lupo mannaro è un uomo colpito da una maledizione che lo costringe a trasformarsi in un lupo feroce e assetato di sangue nella notte di luna piena. Su questa leggenda si è sbizzarrita la narrativa e la cinematografia dell’orrore, per cui essa è ampiamente conosciuta.
Si tratta di leggende, eppure la letteratura medica e psichiatrica ha descritto una sindrome che avrebbe colpito alcune persone durante le notti di plenilunio inducendo loro atteggiamenti animaleschi, riconducibili al lupo. In tempi più recenti l’esistenza di questa patologia è stata messa in dubbio anche dalla stessa psichiatria. La scienza nega che ci sia una relazione fra pleniluni e inquietudine degli animali, e ancor di più che gli uomini possano subirne gli effetti. Tuttavia le osservazioni comuni ci rimandano sia a qualche abbaiamento in più nelle notti di plenilunio, sia a qualche forma di sonno disturbato negli umani. Non ci saranno spiegazioni scientifiche, ma l’osservazione ci fornisce un quadro di riflessioni.
Su questo tema si è soffermato un ricercatore in un suo libro, Ti sembra il caso, il quale sulla base di un’analisi condotta secondo i criteri della scienza, sembra dare proprio ragione a chi sostiene che il sonno nelle notti di plenilunio sia più leggero e quindi più facilmente disturbato.
Insomma non c’è bisogno di scomodare i licantropi e i lupi mannari per fermarsi a riflettere, come hanno fatto alcuni ricercatori svizzeri che hanno compreso che le notti di luna piena sono nemiche di Morfeo, e la causa sarebbe che nelle notti di plenilunio diminuisce la produzione di melatonina

Il chiaro di Luna dunque tiene svegli, ne sapeva qualcosa Beethoven.

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